Presentazione della Prof. ssa Carmen Desiderio Docente di Storia e Filosofia al Liceo Classico “Parmenide” di Vallo della Lucania. Carlo Di Legge arriva a Vallo prima come docente, professore di filosofia e storia al liceo classico, poi ritorna come dirigente apportando una vera e propria rivoluzione nel Parmenide. La sua figura discreta e al contempo vigile ed autorevole ci ha fatto capire da subito quale fosse la sua idea di scuola: un luogo dove realizzare i propri sogni attraverso un duro lavoro fatto di studio e di fatica ma con la leggerezza nel cuore. Il preside Di Legge ha saputo…
Alle radici del nostro agire. Emozioni, motivazione, libero arbitrio.   Biblioteca Comunale di Nocera Inferiore, 4 giugno 2017   Note - Idea di raccordo tra campi Il neurologo, lo psicologo, il filosofo, cercano sulla stessa cosa. La sostanza oggetto del cercare è una. I modi di cercare sono molti e diversi. Il neuro scienziato guarda ai microprocessi del SNC in termini di relazioni lineari o complesse, anche di cause/effetto (modello behaviorista).  Lo psicologo e lo psichiatra si rappresentano una concezione (anche) integrata dei rapporti cervello/mente, con relativi processi, ai fini della diagnosi e della terapia. Il filosofo che se ne…
24 Maggio
(Poesia)   Da tempo vivo con questa donna. La tela del maestro confonde carne e fantasma, come i giorni con gli anni. Per me, mortale, ogni giorno è un nuovo giorno: un giorno, un anno, per lei non è diverso. Quando fu viva, non poteva immaginarlo, ma il suo tempo non conosce fine. Nessuno sa chi fu, né dove sia.  Vivo con lei da molto, questa donna antica e giovanissima. Immagine, non corpo, me lo ripeto a volte. Se fosse qui, in gesti di confidenza, la consolerei dei crucci, parleremmo delle irripetibili stranezze del destino. Saprei come toccarla, se si lasciasse andare, nonostante il vestito color d’oro d’autunno.  Benché nessuno possa mai raggiungerla, gira la…
Vallo della Lucania, 16 novembre 2016Per la giornata della poesia al Liceo “Parmenide” Antonietta Gnerre: una poetica del tempo e della memoria? I ricordi dovuti (2015) La poesia di Antonietta Gnerre sembra proporre una poetica della memoria e della devozione (pietas). E’ la memoria di ciò che si è vissuto a fare di noi ciò che siamo, e la memoria si esprime attraverso i ricordi: I ricordi ci guardano, ( … ) Ci aspettano nel fuoco delle emozioni con lentezza ma i ricordi non sono tutto, perché, sebbene essi agiscano.Dalla personalità di Antonietta, per chi le parla, emerge una evidente,…
... oltre le basse collinette dei detriti di sabbiadi cianfrusaglie e di rifiutimentre il treno scivola lento accanto alla vecchia statale del lungomare (Percorsi alternativi, p. 20) Sgrètolati come pure noi in questa città rotta ed assoluta fatta per chi non sogna e non vola sopra i tetti … io sono poca grazia di Dio tra questi condomìni indeterminati e mentre ragiono del poco spazio concessomi rimetto al cielo le mie mani … (p. 15) Mani hanno divelto lo steccato che divide la città dalle ombre del giorno: si cammina infatti nel circolo delle case e delle strade senza sapere…
15 Marzo
(Poesia)   L’uomo di lunga vita dopo l’incontro s’infilò il cappotto e uscì nella strada con calma, presto confuso nella folla, sui porfidi sconnessi della vecchia città.  Nel buio dietro il castello si coricò la luna rossa, una mezza carena di levante.  I ricordi guardavano, aggrappati al sartiame. Egli, di lunga vita, sapeva che avrebbe potuto, ma nemmeno ricambiava lo sguardo.  Gustò una birra con gli amici, al caldo.  Pubblicata in www.orientexpress.na.it 2016