30 Settembre

Luglio

 Luglio  

Oggi, domenica pomeriggio, la passo in colloquio 
con il mio poeta messicano, 
che a sua volta parla con John Cage: Silencio es musica, 
musica no es silencio, e poi: Nirvana es samsara, 
samsara no es nirvana. Non 
basta: per una 
di quelle strane coincidenze 
che abbiamo sott’occhio senza farci caso, 
immediatamente 
un amico, che ogni tanto si fa vivo, mi manda una lettura di Itaca 
di Kavafis, e 
aggiunge le note 
molto tristi e maestose d’una musica greca. 
Pensando alle sincronie del mondo, 
continuo ad imbattermi nel mio poeta: 
Anima mundi, e el presente es perpetuo. 
Sopraffatto da citazioni, 
risalgo a prepararmi un caffè 
e mi trovo nel fresco insolito (è luglio) 
della giornata, 
nella luce scolpita dei colori della montagna e del cielo. 
Un pomeriggio, penso, si dissolve in incalcolabili caratteri 
di pomeriggio, diventa segno, 
e così la vita. 

Non so se mi lascio vincere troppo facilmente, mentre 
intorno si uccide per qualche sciocchezza, 
e noi stessi siamo cacciatori e bersaglio, 
in pensieri e opere, parole e omissioni. 

In me, da non so dove, arriva un avviso: 
cielo sopra, montagna sotto (tutto comincia a 
mettersi insieme). Adesso la percezione 
della montagna e del cielo 
sta spostandosi, si fa materia 
in quell’antico paradosso che ho davanti a me, 
qui, in casa: sta sul tavolo, immobile 
come una cosa qualunque, il Libro dei mutamenti, 
il libro che non sta mai fermo. 

No, mi vedo quasi scuotere il capo, non è un mondo per lo spirito, 
o resta comunque 
indeciso, che lo sia. 

Ma un po’ più tardi vado al Libro, 
e leggo, al segno Cielo sopra, montagna sotto, La ritirata. Riuscita. 
Nel piccolo è propizia 
perseveranza. E il mese, dice il 
Libro, è adesso: luglio. 

 

 

(Dal sito www.orientexpress.na.it)

Letto 1477 volte Ultima modifica il Sabato, 30 Settembre 2017 09:44